In segno di solidarietà con il Giappone dopo il terremoto dell’11 marzo 2011, la Fondazione Mustela ha elargito un aiuto speciale di 40.000 euro alla Japan Emergency Network (JEN)*.
Il progetto sostenuto dalla Fondazione Mustela ha riguardato la città di Ishinomaki, dove il terremoto e lo tsunami del 2011 hanno provocato 6.000 feriti e dispersi, colpito 110.000 abitanti e distrutto totalmente 28.000 alloggi. Il JEN vi ha svolto un programma di distribuzione di « kit di alloggio » (letti, cucine, pulizia, primi soccorsi) agli sfollati, ospitati in campi temporanei allestiti dal governo.
L’azione ha avuto un seguito a livello psicosociale, tramite il quale sono stati incoraggiati momenti di aggregazione, condivisione di attività e racconto di quella traumatica esperienza. In tutto, i beneficiari diretti del programma sono stati le 3.000 persone alloggiate presso cinque campi di accoglienza temporanei.
Oltre l’80% delle persone ospitate in questi campi ha potuto partecipare alle attività offerte dallo “spazio comunitario”: consulti psicologici, consigli per la ricostruzione della propria abitazione, miglioramento da parte della collettività dell’ambiente circostante, creazione di gruppi di auto-aiuto tra madri, corsi di yoga o di arteterapia...
*Il JEN è la prima federazione di Ong locali costituita in Giappone allo scopo di condividere una serie di competenze, risorse umane e finanziarie, per migliorare la cooperazione con il governo giapponese e con gli organismi dipendenti dalle Nazioni Unite. La rete del JEN dispone di una quindicina di uffici in aree di conflitto o post-conflitto, come la Croazia, la Bosnia, l’Afghanistan e Iraq, e ha già condotto numerosi progetti di rimpatrio di profughi e di aiuto alle vittime delle catastrofi naturali.